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Consiglio Comunale

Martedì 30 settembre 2008 alle ore 21,00 si è riunito il Consiglio Comunale.

Tra i punti all'ordine del giorno le variazioni di bilancio.

Alla richiesta del gruppo di minoranza sullo spostamento di 9.000€ all'interno del capitolo di spesa sui rifiuti ha risposto l'assessore al bilancio con un intervento che viene integralmente riportato:

"La variazione di bilancio operata sul capitolo del “servizio smaltimento rifiuti” sposta la cifra di 9.000€ dalla voce “prestazione di servizi” alla voce “trasferimenti”, ma quanto l’Amministrazione aveva destinato al capitolo rifiuti rimane invariato. Ciò significa che non vi è nessun aggravio per i cittadini. Il problema è solo un problema contabile in quanto, se l’anno scorso all’avvio dell’ecostazione si pensava a una gestione fatta dal Comune di Pray come capofila e quindi attraverso trasferimenti in realtà è stato COSRAB a gestire l’intera partita del centro di raccolta cioè sia la parte dei costi fissi che quella dello smaltimento dei rifiuti conferiti. Questo ha portato a una unica fatturazione che è stata caricata sulla voce trasferimenti. In una comunicazione del mese di maggio, quindi dopo l’approvazione del bilancio di previsione, COSRAB ci aveva comunicato che il costo stimato di gestione per l’anno 2008 era di poco più di 10.000€ in linea con le nostre previsioni.
Cosa fa la differenza ? Il costo di smaltimento.
Se per qualche comune, ad esempio Ailoche, la differenza è di soli 18 €uro, probabilmente per uno scarso utilizzo dell’ecostazione e le fotografie girate nel mese di agosto sui giornali locali ne danno conferma, per il Comune di Coggiola non è stato così. Il centro di raccolta di Pray ha permesso di intercettare alcune tipologie di rifiuti quali, pneumatici, batterie, inerti che spesso erano abbandonati. Vi chiedo di pensare a cosa era l’area del Glup della Villa in certi momenti oppure la banchina a lato della strada per Piletta. Questi sono solo due, ma di esempi così ce ne sarebbero molti di più. Oltre a questi l’ecocentro ha permesso il conferimento di ingombranti, televisori, frigoriferi (classificati come beni durevoli), ferro, sfalci e frazioni di verde, legno e ingombranti in genere. Questo servizio si è aggiunto a quello della raccolta degli ingombranti porta a porta che permette tuttora a chi non ha la possibilità di conferire a Pray di chiamare il numero verde di SEAB per il ritiro.
Prendendo come riferimento i dati relativi ai sei mesi gennaio-giugno 2007 dove il centro di Pray non era aperto e gli stessi mesi del 2008 con il centro in funzione si è rilevata questa situazione: Pneumatici 23,20 quintali, Ingombranti 140,20 quintali, ferro 61,55 quintali, beni durevoli 40,40 quintali, inerti 54,4 quintali, batterie 4 quintali, sfalci e frazione verde 47,75 quintali, legno 126,45 quintali. La raccolta di ingombranti domiciliare è passata da 37,9 quintali a 5,2 quintali. Complessivamente nei primi sei mesi si sono intercettati ben 461,65 quintali di materiali in più. Se questo materiale fosse stato raccolto col sistema domiciliare i costi sarebbero stati di circa 8.000€ e un risparmio di 500€ sulla domiciliare. Il costo di sei mesi di smaltimento sarebbe stato di 7.500 € e quindi la stima annuale di 15.000€. A parità di quintali di raccolta questa sarebbe stata la spesa di smaltimento a fronte dei 9.000€.
I nostri concittadini hanno compreso bene il significato dell’ecocentro e lo hanno utilizzato per le loro necessità; ciò ha permesso di migliorare la raccolta e di risparmiare sui costi, 6.000€ in meno.
Dal prossimo anno questa differenza sarà più evidente in quanto i costi di gestione saranno a carico di COSRAB e quindi sui cittadini graverà solamente il costo dello smaltimento. In questi calcoli non ho poi tenuto conto che l’ecocentro permettendo una raccolta selettiva dei materiali, quando questi entrano nella filiera dei Consorzi di Riciclaggio vengono remunerati mediamente un 50% in più.
Se guardiamo i dati dal punto di vista della raccolta differenziata possiamo confrontare i dati dei primi tre mesi del 2007 in cui l’ecocentro non c’era i i primi tre mesi del 2008 dove l’ecocentro era in funzione da sei mesi. Nei primi tre mesi del 2007 la differenziata era al 13,39% con un trend in calo che ha portato a toccare nel primo semestre del 2007 solamente il 12,42% di differenziata. L’ecocentro, da solo, ha permesso di recuperare alcuni punti nella raccolta differenziata, gennaio 2008 + 7,8%, febbraio 2008 + 11,88%, marzo 2008 + 8,15% portando la media dei tre mesi a un +9%. Poiché ogni punto percentuale mancante all’obiettivo del 40% di differenziata costa 1.500€, possiamo quantificare in 13.500€ il contributo che dà il conferimento all’ecocentro dei diversi materiali.
Guardando da diverse angolazioni i dati della stazione ecologica di Pray questi ci dicono che è stata una scommessa vinta.
Nei mesi che hanno preceduto l’apertura erano stati presentati dubbi anche dalla nostra Amministrazione, ma questi riguardavano la gestione su quattro giorni la settimana e quindi un costo per il personale doppio, il fatto che si dovessero riempire i container vari in un limitato tempo scaduto il quale questi dovevano essere inviati allo smaltimento e sostituiti. Infine spiaceva il fatto di aver speso una notevole quantità di €uro in una struttura che continuava a rimanere chiusa. A questi dubbi ha saputo dare una risposta precisa il COSRAB, con il suo presidente, che ha operato sui costi rendendoli consoni alla realtà della valle con la scelta dell’apertura di due giorni settimanali e soprattutto la popolazione che ha dimostrato di gradire la scelta fatta.
Infine l’ecocentro è stato oggetto di una campagna di informazione e formazione delle nuove generazioni che ha coinvolto le classi quarte e quinte della scuola elementare e che ha avuto, per il nostro Comune, un notevole successo. I nostri ragazzi hanno portato i loro genitori e nonni a conferire presso l’ecocentro esattamente il doppio di quello che hanno fatto gli altri Comuni della Valsessera non per niente la scuola primaria di Coggiola ha ottenuto il titolo di scuola più riciclona della Valsessera.
. Ciò è certamente di ottimo auspicio per la sensibilità verso il problema dei rifiuti e per il futuro del nostro paese."
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